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Sala Multimediale


Multipla e diversificata, nelle sue diverse sezioni espositive, anche nella sala multimediale è il suono a coinvolgere ed interessare il visitatore, guidandolo alla riscoperta delle macchine sonore, in grado di conservare e riprodurre il suono. A raccontare per primo l’avventurosa storia, ecco un pianino a rullo chiodato napoletano di fine ottocento, in compagnia di un carillon coevo, classico pegno d’amore per i fidanzati. Ma la vera rivoluzione della riproduzione seriale della voce umana e dei suoni strumentali, dopo il fonografo dell’americano Edison, arriverà alla fine dell’Ottocento, con l’invenzione del disco del tedesco Berliner, che dischiuderà la diffusione di massa del grammofono, con l’incontro e l’ascolto di tutte le musiche del mondo. A dominare la sala dunque una tromba monumentale di un grammofono, cui fa compagnia un fratello minore portatile degli anni trenta. Non manca poi un bel giradischi sterofonico dei primi anni sessanta, vettore di promozione e successo della popolar music, nelle diverse declinazioni.

 

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Ad attestare poi la successiva rivoluzione tecnologica i lettori laser per CD , fino ad arrivare alla musica liquida digitale dei giorni nostri, con un computer dove si conservano le fonti etnomusicologiche più rappresentative della tradizione siciliana. A segnalare poi, come la musica entri prepotentemente in tutte le case, anche quelle rurali, uno spazio domestico al femminile, con un ampio repertorio di oggetti d’uso quotidiano, cui si aggiungono altri strumenti di comunicazione, quali le radio. Tra gli apparati iconografici, registro comunicativo costante in tutte le sale, una sezione di opere di pittori messinesi, con soggetti riferiti alle collezioni del museo, un pannello dedicato al pittore, musico, poeta ibbisoto, Onofrio Gabrieli, vissuto fra la seconda metà del seicento e i primi del settecento. Originali, poi un abito di sposa, in stile decò, del 1933, proveniente da San Pier Niceto, e la classica naca, la culla sospesa sul letto matrimoniale.


TESTIMONIANZE