Concepito secondo i più aggiornati indirizzi museografici, il museo dei Peloritani, che si vanta essere free plastic, senza barriere architettoniche e green, offre ai visitatori
VISITE DIDATTICHE lungo un percorso espositivo che si sviluppa in quattro sale espositive, un giardino officinale che ricorda i chiostri medievali, con pagghiaru (arcaica capanna pastorale dell’età del bronzo), e una sala di animazione musicale.
TUTTE LE DOMENICHE
DALLE 10.30 ALLE 12.30
E DALLE 15.30 ALLE 18.30
E SU PRENOTAZIONE NEI GIORNI INFRASETTIMANALI
PERFORMANCE di cantori e suonatori di tradizione (su richiesta)
BIBLIOTECA DI CULTURA SICILIANA BI.POP. Consultazione informatica
POSTAZIONI ASCOLTO DIGITALE
FONTI ETNOMUSICOLOGICHE
DOCUMENTI FILMATI DI RICERCA
BOOK SHOP
Opere editoriali
Strumenti musicali popolari
Piante officinali
Coffee & biscuit e liquori officinali
Gadget
VISITE GUIDATE DEL CASALE DI GESSO
(su richiesta)
Segni tangibili dei contesti di lavoro, di festa e domestici, che hanno modellato per secoli la storia delle comunità rurali, in perfetta armonia con l’ambiente naturale un uso sostenibile delle risorse agroalimentari primarie del territorio.
L’originalità del progetto museografico, ideato e curato fin dalla sua fondazione dal demoetnoantropologo Mario Sarica (autore anche di numerosi contributi di ricerca e studio etnomusicologici ed etnorganologici), la cui titolarità è stata assunta fin dalla sua prima apertura al pubblico dall’associazione culturale Kiklos, consiste in un racconto espositivo interrelato fra reperti, immagini, filmati, apparati didascalici e installazioni, in grado di fare interagire la dimensione dell’Homo Faber, di cui i pastori-suonatori Peloritani costituiscono l’espressione più emblematica, a quella dell’immaginario popolare, oscillante tra le figure del sacro e quelle di più remota memoria mitologica, derivante ed elaborate dal pantheon greco.